I calcidesi dell’Eubea trovarono la loro “terra promessa” in quella sorta di “golfo” ionico che le coste della Sicilia e della penisola formano prima di chiudersi nello stretto: in pochi anni, fondarono Naxos e Zancle (Messina) sulla sponda sicula e Rhegion sull’opposta riva. L’abitato, che fu ricostruito dopo il violento terremoto del 1908, si stende lungo la costa e presenta una struttura regolare a scacchiera con blocchi di case delimitati da lunghe vie rettilinee e ortogonali, parallele al mare, alla spiaggia, al meraviglioso lungomare, costituito di magnolie, piante esotiche e palme, che donano alla città un fascino particolare e luminoso.